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Azione di CasaPound contro Italia-Israele: "il vostro business è sporco di sangue"


Udine, 7 ottobre: "Mentre il mondo assiste al genocidio del popolo palestinese, che si consuma giorno dopo giorno sotto le bombe dello Stato di Israele, qui a Udine si gioca una partita di calcio" afferma in una nota CPI.


"Oggi abbiamo deciso di appendere dei palloni da calcio insanguinati e uno striscione che recita "il vostro business è sporco di sangue" perché una volta di più le logiche di profitto prevalgono su ciò che è giusto, sul buon senso e su tutti i valori che lo sport dovrebbe rappresentare: lealtà, onore, sacrificio, impegno, passione. Valori che" prosegue il movimento della Tartaruga Frecciata "vengono sacrificati sull'altare del denaro"


"Da una parte ci sono valori immateriali che da tempo il calcio moderno ha deciso di abiurare; dall'altro" precisa CPI "interessi economici di sponsor, pay-tv e società che prevalgono anche sul rispetto dei più elementari diritti umani che oggi a Gaza vengono calpestati"


"La nostra azione di oggi" prosegue la nota "non vuole solo gettare luce sul un calcio malato che da troppo tempo calpesta i sogni e i sentimenti dei tifosi, ma anche denunciare come la FIGC, in primis, ha perso un'occasione concreta per prendere posizione su quanto sta accadendo a Gaza"


"Non è con le modalità criminali della solita mafia antifascista né con con qualche barca guidata da un gruppo di scappati di casa che si pongono in essere azioni concrete per isolare lo Stato di Israele e denunciare a livello internazionale il genocidio del popolo palestinese. Oggi" conclude CPI "i signori del calcio hanno perso la più grande sfida al futuro: quella che si ingaggia ogni mattina davanti allo specchio".

 
 
 

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