CasaPound Italia contro il numero unico "dei disastri" che ha dimostrato tutta la sua inefficacia
“Le prime criticità le abbiamo denunciate assieme a Davide Sulcic alla fine del 2017 quando abbiamo sostenuto una importante raccolta firme per chiedere che questo sistema venisse completamente rivisto – prosegue Di Bortolo. Ai cittadini e agli operatori dei numeri di emergenza che si sono rivolti a noi, avevamo dato la nostra totale disponibilità nel sostenerli, convinti che le istituzioni, davanti ad un sistema caratterizzato da importanti criticità che mettono a rischio la vita stessa delle persone, fossero interessate a risolvere realmente il problema ascoltando quelle che sono le nostre proposte per ristrutturare il NUE-112. Quello che constatiamo – precisa il coordinatore regionale della tartaruga frecciata – è che sul NUE la Regione ha deciso di ergere un muro di indifferenza e omertà che siamo intenzionati ad abbattere”.
“È da anni che denunciamo le gravi inefficienze del NUE-112. Oggi, a queste numerosi segnalazioni che abbiamo fatto alla Regione FVG, si è aggiunta quella dello FIALS-FVG secondo il quale nel 50% delle richieste di soccorso l’infermiere della Sala operativa emergenza sanitaria (ex 118) ha dovuto correggere l’indirizzo comunicato dall’operatore del Nue 112 nel tentativo di far arrivare l’ambulanza nel posto giusto ”
“Attualmente presso la Regione sono depositate oltre 1.600 firme allegate alla Petizione n° 5 del 28/11/2018 (già Petizione n° 35 presentata 28/02/2018 ma poi accantonata per lo
scioglimento del Consiglio Regionale). L’iter, tuttavia, vede questa nostra importante richiesta ferma in III Commissione dal 03/12/2018. Abbiamo chiesto un incontro con il presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga e col Vice-Presidente, nonché assessore alla Sanità, Riccardo Riccardi. Ogni nostro tentativo di dialogo, tuttavia, è stato ignorato. Adesso, dopo questa ennesima denuncia, che fa sorgere nuovamente importanti dubbi anche su eventuali responsabilità della centrale unica in merito ai gravi disservizi che si sono creati, con tutte quello che ne può conseguire, chiediamo nuovamente un incontro con le istituzioni che non possono più ignorare i quasi 1.700 che a noi si sono rivolti per segnalare questa situazione drammatica”.
“In caso di infarto – spiega Nicola DI Bortolo, coordinatore regionale di CasaPound Italia – il rischio di decesso aumenta del 10% ogni minuto che passa senza che sia intervenuto il
personale del 118. La Regione è realmente intenzionata a ignorare, come ha fatto fino ad oggi, questi problemi? Chi si assumerà la responsabilità di eventuali fatalità che si dovessero verificare a seguito dei continui disservizi del NUE? Credo che il tempo per i test siano finiti – conclude Di Bortolo, che precisa – noi cittadini non siamo le cavie della Regione per i loro test sull’efficienza del Numero Unico Emergenze”
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